Il prototipo ibrido di sollevatore telescopico offre potenza reale e sostenibile per la movimentazione dei materiali
- L'innovativa propulsione ibrida utilizza sia l’alimentazione elettrica che il gas naturale compresso
- La pratica combinazione di potenza riduce al minimo le emissioni e massimizza l'autonomia
- Stessa capacità di sollevamento e stessa portata dei modelli equivalenti alimentati a diesel
All'Agritechnica 2025, New Holland presenta un prototipo ibrido di sollevatore
telescopico a grandezza naturale che ridefinisce la praticità delle attrezzature
agricole a carburante alternativo. Questa innovazione combina l'autonomia e la potenza
di cui gli agricoltori hanno bisogno, senza i limiti di autonomia delle macchine alimentate
solo a batteria o la dipendenza dai combustibili fossili dei modelli diesel.
La sua altezza massima di sollevamento/peso di 7-9 m/4,2 t e la combinazione,
unica nel settore, di alimentazione elettrica e a gas naturale lo rendono il primo
veicolo del suo genere progettato specificamente per le tipiche applicazioni agricole.
Tutto questo senza compromettere la capacità di sollevamento, l'altezza, la potenza o
l'autonomia rispetto a un tipico veicolo agricolo di medie dimensioni.
Attualmente in fase di test, la macchina è dotata di una trasmissione elettrica
collegata a un sistema supplementare di alimentazione a batteria/elettrica. Funziona in modo completamente elettrico per un massimo di quattro ore in compiti
medio-pesanti e fino a sei ore in cicli di lavoro leggero. Durante i lavori pesanti, un
motore a gas metano F28 a quattro cilindri di FPT fornisce energia supplementare e
ricarica contemporaneamente la batteria. La flessibilità è ulteriormente ampliata grazie
alla ricarica rapida della batteria.
La configurazione elettrica-metano consente un funzionamento indipendente per tutto il
giorno senza rifornimento/ricarica. L'elettricità generata in azienda tramite impianti
solari o di digestione anaerobica (AD) può essere utilizzata anche per ricaricare le
batterie, per un rifornimento completamente rinnovabile. Ciò significa anche che gli
impianti AD che utilizzano colture e scarti agricoli possono alimentare le proprie
macchine, utilizzando la tecnologia sviluppata da Bennamann, di cui CNH detiene la
quota di maggioranza.
Il motore da 2,8 litri eroga 75kW/100 CV e funziona a velocità fissa per ridurre al minimo
il consumo di carburante mantenendo le prestazioni, contribuendo ad allungare gli
intervalli di manutenzione e a massimizzare l'efficienza. La potenza nominale
disponibile alla pompa idraulica è di 84 kW/112 CV, mentre quella disponibile
per la trazione è di 115 kW/154 CV. Una batteria da 70 kWh fornisce energia
elettrica sia in modalità ibrida, quando il regime del motore è mantenuto al punto di
funzionamento più efficiente, sia in modalità completamente elettrica.
I test sul campo hanno dimostrato un risparmio energetico fino al 70% rispetto alle
alternative diesel e prestazioni, efficienza e autonomia superiori del 30% rispetto a un
veicolo diesel comparabile durante le tipiche operazioni di movimentazione dei materiali.
La trasmissione elettrica migliora la produttività: il controllo della trazione funziona
indipendentemente dal controllo degli accessori, la risposta in marcia avanti/indietro è
regolabile e ci sono meno parti in movimento, il che riduce anche le vibrazioni e migliora
sia l'affidabilità che il comfort. Gli operatori e le persone che si trovano intorno al
sollevatore telescopico, compresi gli animali negli allevamenti, beneficiano inoltre di
rumorosità minima e zero emissioni.
"Con questo prototipo, New Holland dimostra il suo impegno costante nella strategia
"Clean Energy Leader", consolidando la nostra leadership nel settore delle macchine a
carburante alternativo", afferma Marco Gerbi, Product Management Trattori T4 e T5,
Caricatori Frontali e Sollevatori Telescopici New Holland. "Il nostro obiettivo è aiutare i nostri clienti ad aumentare la produttività e la redditività
delle loro aziende agricole ampliando la nostra gamma di macchine alimentate con
carburanti alternativi che non compromettono l'efficienza o la produttività, ma
contribuiscono a ridurre al minimo l'improntacarbonica dell'agricoltura".